Lascio parlare qualcun'altro.

Can't anybody see?

you've got a war to fight never found our way,

regardless of what they say

How can it feel this wrong? from this moment, how can it feel this wrong?

Storm in the morning light, I feel

no more can I say, frozen to myself

I got nobody on my side and surely that ain't right and surely that ain't right

Can't anybody see? you've got a war to fight never found our way,

regardless of what they say

How can it feel this wrong?

from this moment, how can it feel this wrong?

Can't anybody see? you've got a war to fight never found our way,

regardless of what they say

How can it feel this wrong?from this moment, how can it feel this wrong?

Nessuno riesce a vedere

Abbiamo una guerra da combattere

Non abbiamo mai trovato la nostra strada

Incurante di ciò che dicono.

Come può sentirlo, questo torto?

Da questo momento,Come può sentirlo, questo torto?

Tempesta, nella luce del mattino Non sento, Più niente che io possa dire,

Ghiacciato per me.

Non ho nessuno al mio fianco

E certamente non è giusto Certamente non è giusto

Nessuno riesce a vedere

Abbiamo una guerra da combattere

Non abbiamo mai trovato la nostra strada

Incurante di ciò che dicono.

Come può sentirlo, questo torto?

Da questo momento, Come può sentirlo, questo torto?

Assenza di dolore

La pelle non si spacca più, non so se questo è bene o male.

Non riesco a capire cosa realmente provo al riguardo.

La pelle non si spacca più, rifletto di tanto in tanto.

E penso al sangue che diventa crosta prima e cicatrice poi. Altare, alla fine.

Ogni tanto le coloro, le cicatrici. E sembrano vive. Mi scrivo addosso, ogni tanto. Parole che acquistano senso solo in determinate parti del corpo... le gambe, le braccia, le nocche delle mani.

La pelle non si spacca, ed io disegno fiumi di sangue color porpora nelle pieghe delle mie mani, giusto per non dimenticare.

Necessito redenzione

Oggi è come se avessi ucciso qualcuno.
Ti svegli una mattina e non fai che vestirti di sensi di colpa.
Così mi sento.
Mi spoglio del tutto, mi lavo a fondo, quasi ad escoriarmi... ma non viene via niente.
La speranza è sempre che qualcuno venga a salvarmi, ma il mondo è così sterile...
Io stessa sono la sterilità, folle cagna. mi nutro solo di rabbia.

"nel profondo lo sai, i semi che pianto cresceranno."

Ma non cresce niente! E' tutto così poverò, così arido...
La mia pelle è secca. Le mie labbra? Secche come sabbia!
La mia lingua? Secca, come la pelle di un serpente.
E nonostante ciò devo guardare gli altri, incontrarli, parlare a loro.
E nonostante ciò nessuno mi ascolterà mai a fondo, nessuno saprà mai cosa voglio dire davvero.

Primo post... e i suoi propositi

Questo blog nasce per tappare un buco... nasce dalla solitudine, dalla delusione, dal rimorso e dalla paura.

Ho necessità di affidare a qualcuno questi pensieri, perché sono stufa di scrivere lettere di rabbia, lettere che non saranno mai spedite, e che nessuno potrà mai leggere.

Saranno parole di dolore, parole incise prima sulla carne tenera e poi trascritte...
affinché non siano vane cicatrici...
sperando che un giorno queste ferite possano guarire.
Sperando che un giorno sulla mia pelle ci saranno solo "quelle" di parole.
Quelle che amo.
Quelle che mi ricordano ogni giorno quando io sia arida.

I miei lamenti, straziati e strazianti, verranno fissati.
Diverranno oggetto di critica, di distacco, le sensazioni si suicideranno...
e tutto tornerà ad un fittizio equilibrio.

Mi sono chiusa in trincea, e dalla mia trincea\ventre lancio con una fionda i miei pensieri.
Che permangono tra milioni di altri pensieri, provenienti da milioni di altre trincee.